Ci sono dei giorni in cui ho voglia di cucinare, alla vecchia maniera, con matterello, sporcando tutta la cucina, in un modo che non si usa tanto più. Mi piace indossare il grembiule, mettere della buona musica e fare cose un po’ più elaborate del solito. Sabato ad esempio ho voluto fare la pasta in casa. La sera prima mio marito era passato al negozio biologico e mi aveva comprato il seitan, che io adoro come ripieno della pasta.
Ho impastato usando farina bianca e farina integrale di avena nella misura di un terzo, senza uovo perché io non apprezzo la pasta all’uovo, ed ho formato un panetto bellissimo. Adoro vedere come la farina è capace di trasformarsi in altro, come una cosa così semplice può regalare tanti sapori, come ci permette di sperimentare e di divertirci.
Nel frattempo ho preparato il ripieno, anche se in casa non c’era molto, ho sbollentato per pochi minuti alcune foglie di insalata e 1 porro tagliato a rondelle. Una volta scottati e scolato, li ho insaporiti in padella insieme al Seitan tagliato a cubetti ed un po’ d’olio. Dopo circa 8/10 minuti ho spento il fuoco, e una volta raffreddato, ho sminuzzato tutto con il coltello.
Una volta pronto e raffreddato il ripieno ho preparato la sfoglia, stendendo con il matterello ma non troppo sottile, ho creato la forma dei ravioli con l’utensile adatto, ed una volta riempito il raviolo, ho chiuso e sigillato bene.
Li ho conditi semplicemente con un sughetto di burro e salvia, e sono finiti in pochissimi minuti.
Per i vegani ovviamente il condimento con il burro non va bene, ma un sughetto con porri e mandorle tostate sminuzzate sarà perfetto.